PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
CONTENUTI IN EVIDENZA
Scultrice dalla tecnica raffinata e colta e dal disegno morbido e avviluppante Sara Teresano è un artista dalla personale e definita cifra stilistica. La sua iconografia di veneri abbondanti e ballerine, i suoi semi di marmo e i suoi fiori di sale appartengono a unico orizzonte estetico dalla matrice eminentemente femminina. Materia - corpo - femminilità sono gli aspetti più evidenti della sua produzione, spesso agganciata ai grandi miti della cultura mediterranea: Afrodite dagli occhi azzurri (2007), Trinacria (2008), Medusa (2010) etc.
L'edilizia preterremoto che insiste in parte dell'isolato 310 sorge lungo la via I Settembre ed occupa cinque campate dell'intero edificio. Tale edificio risulta l'unico del quale si è potuto riscontrare il progetto di adeguamento ai dettami della normativa del 1909 che prevedeva di intelaiare le strutture in muratura con gabbie di cemento armato. Purtroppo la differenza delle proprietà ha fatto sì che ciascuno intervenisse con una propria logica e che gran parte degli elementi decorativi andassero perduti nel corso di tali lavori. La tipologia manifesta un piano botteghe dotato di mezzanino (nell'immaginario collettivo nota come "casa e putìa", cioé casa e bottega per indicare la concentrazione di interessi nello stesso luogo) ed un piano nobile sovrastante. La copertura è realizzata con tetto a falde.
Dal nome del Teatro che qui vi sorgeva, chiamato in questo modo per essere stato prima deposito di armi e munizioni, e adattato a teatro nel 1724. Rifatto nel 1895, il teatro venne completamente distrutto dal terremoto del 1908.